Ringraziamo Orlando Battisti per aver coinvolto Claudio Lavagna nel suo progetto e di averlo scelto tra gli imprenditori presenti nel suo libro ” L’identikit dell’imprenditore di successo”.
Ho un rapporto molto buono con le difficoltà perché sono sempre state il punto di partenza di qualunque mio successo ottenuto fino ad oggi. Potrei definirle il campanello d’allarme che mi dà una scossa e mi avverte che di lì a poco succederà qualcosa di importante.
Aggiungerei anche che è un processo abbastanza ovvio: le difficoltà vanno a stimolare le persone nel profondo e ci permettono, in un viaggio quasi istantaneo dentro noi stessi, di scovare risorse e doti che non sapevamo neanche lontanamente di avere, ma che non perderemo mai più. È un processo duro, a volte anche violento, che accrescerà per sempre le doti dell’uomo imprenditore e la sua capacità di affrontare la prossima sfida.
Claudio Lavagna, CEO & Founder
Il punto di vista di Claudio Lavagna
Dalla mia esperienza c’è un momento molto importante, per me fondamentale, che viene ancora prima dell’arrivo della difficoltà: è l’atteggiamento, la predisposizione a incontrare la difficoltà. Mi è capitato spesso nella mia breve carriera di trovarmi di fronte imprenditori totalmente spaesati e del tutto impotenti davanti a una difficoltà, solamente perché non si aspettavano che potesse mai arrivare. Credo sia come per un pugile salire sul ring pensando di non prendere mai un pugno.
Chiunque voglia fare l’imprenditore deve mettere in conto che ogni giorno ci sono delle difficoltà da affrontare più o meno grandi e direi che il periodo che stiamo attraversando ne sia solo l’ultima testimonianza concreta.
Dopo essersi preparati correttamente all’arrivo di una potenziale difficoltà c’è ovviamente la fase dell’affronto della stessa.
Una domanda interessante, secondo me, che ogni imprenditore di successo dovrebbe farsi è: dove sarei oggi se non esistessero le difficoltà?
Claudio Lavagna
Personalmente distinguo le difficoltà in due macro aree: quelle che devi necessariamente affrontare da solo e le difficoltà dove le persone, per esempio del mio staff, giocano un ruolo chiave nel superamento.
A volte non è scontato saper attribuire una difficoltà ad una o all’altra macro area, spesso solo parlandone ti accorgi del fatto che le persone intorno a te ti possono essere di grande aiuto, magari anche solo ascoltandoti e permettendoti di rendere più piccola la difficoltà solo per il fatto che è stata condivisa.
In questa fase mi vengono in mente molto rapidamente le difficoltà più importanti che ho dovuto affrontare per arrivare dove sono oggi, e il più delle volte, magicamente, quella difficoltà che ho davanti diventa piccolissima e la prendo solo come un’occasione che il mio lavoro mi sta dando per vincere una nuova sfida.
In poco tempo, a volte secondi o minuti, altre volte ore o giorni, quella difficoltà si trasforma in un’opportunità di crescita come persona e come imprenditore.
Sicuramente ti dico che senza le difficoltà non esisterebbero i grandi imprenditori e le grandi aziende, perché verrebbe “appiattito” completamente il valore delle menti brillanti e non ci sarebbe alcuna differenza tra gli imprenditori resilienti e gli altri. Si andrebbe a creare un mercato senza eccellenze.